Ho sempre odiato l’incombenza del fare la spesa: nonostante la lista della spesa compilata in modo preciso da mia moglie, riuscivo sempre a dimenticare qualcosa. E ovviamente lei si irritava con me, facendomi pesare la mia continua distrazione.
Anche quella sera mi aggiravo tra gli scaffali cercando non mi ricordo nemmeno quale formato di pasta, quando era arrivato un messaggio di mia moglie che mi avvertiva di arrangiarmi per la cena. Lei avrebbe fatto apericena con le colleghe, quindi non era nemmeno il caso di aspettarla alzato.
Un po’ ero innervosito, un po’ sollevato: l’idea di una serata tutta per me non era in fondo poi così male. Avrei potuto vedermi un porno, magari un classico, sul megaschermo del salotto. Rimaneva il problema della cena: non avrei trovato nulla di pronto, ma potevo arrangiarmi con una pizza surgelata. Sempre che fossi riuscito a trovarla.
Ero rimasto immobile davanti all’armadio dei surgelati per qualche minuto: le pizze le avevo trovate, ma non sapevo districarmi tra gusti e marchi diversi. Capricciosa? Quattro stagioni? Avevo lo stesso problema quando andavo in pizzeria.
“Posso aiutarla? Sta cercando qualcosa in particolare?”
La sollecitudine del commesso mi aveva colpito: però eravamo quasi all’orario di chiusura, forse voleva evitare di dover perdere tempo con un indeciso cronico.
“Grazie devo solo scegliere una pizza per cena, mia moglie non c’è stasera.”
Il ragazzo aveva riso, con fare cameratesco.
“Non sa in quanti siamo in questa situazione. Anche mia moglie è spesso fuori con le amiche o dai suoi. Tanto, non è che quando è a casa la musica cambi molto.”
Mi ero identificato immediatamente in quelle parole: dopo qualche anno di matrimonio, inevitabilmente era subentrata un po’ di noia. E non c’era stato modo di mettere in pratica alcune fantasie che mi stuzzicavano, perché per mia moglie il sesso era concepito solo nella maniera tradizionale.
Il ragazzo doveva aver notato la mia espressione, perché si era avvicinato per sussurrare qualcosa, come un cospiratore.
“Nella nostra sala relax abbiamo un bel microonde: e possiamo scegliere la pizza migliore, se ti fidi di me.”
Non so cosa mi aveva spinto ad accettare quella proposta: avrei potuto tranquillamente rifiutare e proseguire con il mio programma originale. Invece avevo deciso che negli occhi del commesso c’era una luce particolarmente interessante, che poteva nascondere qualche bella sorpresa.
“Ma si può fare? Non è contro qualche regolamento?”
“Considerato che sono io a chiudere qui, direi che ce ne possiamo infischiare dei regolamenti.”
Di nuovo quel sorriso furbetto e malizioso: chissà quali erano le sorprese che mi attendevano in sala relax?
Mi aveva fatto entrare nel magazzino e poi nella sala relax, dove mi ero sistemato su una poltroncina. L’arredamento era un po’ spartano, ma efficiente per quel che doveva servire: un tavolo, il piano con il grande forno a microonde e un piccolo frigorifero. Più qualche sedia e poltrona, oltre a un divano che doveva avere qualche anno.
Avevo aspettato una mezz’ora, giocando con il cellulare, finché non era entrato dalla porta, ancora in divisa, con due pizze e due birre in mano, che aveva appoggiato sul tavolo. Aveva acceso il forno, mentre estraeva da un mobile le posate e i piatti per mangiare.
Avevamo chiacchierato del più e del meno, ma soprattutto delle nostre mogli: entrambe distratte dal lavoro, tendenzialmente assenti e poco interessate al sesso. Mal comune mezzo gaudio: poteva essere il motto di quella serata tra sconosciuti.
“In realtà ho trovato un modo di togliermi qualche sfizio: con le clienti annoiate dai mariti…e non solo.”
Di nuovo quello sguardo ricco di sottintesi: se fossi stato una donna, sarei stato sicuro che ci stesse provando con me. In realtà ci stava davvero provando con me: sarei dovuto essere cieco per non accorgermene.
“Tanto, quello che accade dentro il magazzino resta dentro il magazzino: non serve che nessuno lo venga a sapere. Non serve nemmeno se ci presentiamo.”
Dicendo questo aveva avvicinato la sua sedia alla mia e aveva iniziato ad accarezzarmi il braccio: avevo bevuto giusto metà della birra, ma sentivo la testa che girava. Non era l’alcol, quanto la voglia di fare qualcosa di proibito.
Non l’avevo fermato e la carezza al braccio si era trasformato in un massaggio al collo e alle spalle, perfetto per sciogliere la poca tensione che era rimasta. Poi l’avevo sentito allontanarsi e chiudere la porta a chiave.
“Non c’è più nessuno, ma è sempre meglio essere prudenti.”
Avevo risposto con un cenno del capo e lui si era di nuovo concentrato sulle mie spalle: senza quasi che me ne accorgessi aveva aperto i bottoni della camicia, per continuare il massaggio sul petto, mentre con il suo corpo si strofinava contro la mia schiena, ostacolato dalla barriera creata dalla sedia.
Erano passati pochi minuti quando si era fermato di nuovo e aveva sfruttato il meccanismo della sedia per farmi girare verso di lui. Da vicino avevo potuto vedere chiaramente che il massaggio lo aveva eccitato: e in effetti era piaciuto anche a me e aveva acceso la mia curiosità.
Non ero mai stato con un uomo, ma, probabilmente nei recessi dei miei pensieri proibiti, c’era la fantasia di come potesse essere toccare il sesso di un altro maschio. Forse sarebbe stata la volta buona per togliersi questo sfizio.
In effetti non sapevo come procedere: la voglia c’era, ma qualcosa mi bloccava, con gli occhi fissi sul cavallo dei pantaloni del commesso, a cui non era sfuggita la mia attenzione.
Mi aveva messo le mani sulla testa e poi sul viso: per un attimo avevo pensato che mi avrebbe baciato, ma poi le sue mani erano passate al bottone e alla zip del suo pantalone da lavoro, che aveva slacciato lentamente, come per farmi godere di più di quello spettacolo.
Non indossava gli slip, quindi avevo potuto vedere subito quanto era dotato. Ed eccitato.
Le sue mani erano tornate sulla mia testa, questa volta in modo più deciso.
“Ti piace quello che vedi? Perché non provi ad assaggiarlo? Sono sicuro che è meglio della pizza.”
Vuoi sapere cosa farò con il commesso del supermercato? Ascolta la versione integrale e non censurata su Pulsioni.it.