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Un gioco di sguardi – Racconto Lesbo

Era cominciato tutto come uno stupido scherzo: una battuta di mio marito, mentre facevamo sesso.

“Mi piacerebbe vederti con una donna.”

Mi ero arrabbiata: pensavo volesse avere l’occasione di fare sesso con due donne, un “due al prezzo di uno”, farmi le corna con il mio permesso. Ma lui si era affrettato a smentire: non avrebbe voluto toccare o fare sesso con un’altra donna, solo vedermi fare sesso con una lei.

Gli avevo tenuto il muso per un po’, ma, pensandoci, quell’idea stuzzicava anche me: e non solo perché lui mi avrebbe guardato e si sarebbe eccitato, ma perché mi andava di provare qualcosa di nuovo.

Il problema era come: chiedere a una collega? Oppure a un’amica? Era fuori discussione. Quando avevo mostrato la mia apertura, mio marito aveva proposto una soluzione: un’altra donna di una coppia, con lo stesso desiderio. Sicuramente si era preparato, sperando che io cambiassi idea: mi conosceva fin troppo bene, sapeva quanto ero curiosa, soprattutto in materia di sesso.

Avevo cominciato a guardare insieme i portali di annunci, individuando dopo qualche tentativo quello che poteva fare al caso nostro. C’era un po’ di tutto, ma anche coppie con la nostra stessa fantasia.

Non era stato facile, ma ci era sembrato di aver trovato la coppia giusta: più o meno coetanei, non troppo distanti, sembravano davvero “normali”, come noi. Ma passare dalla fantasia alla realtà non era stato così semplice.

Alla fine, ero stata io a prendere l’iniziativa e a cominciare una conoscenza virtuale: eravamo stati chiari fin dall’inizio e da una chat eravamo passati un contatto privato. Anche dall’altra parte era lei a dettare il ritmo del gioco.

Avevamo scambiato diversi messaggi, per arrivare finalmente a una prima idea concreta: ci saremmo viste, io e lei, per un caffè. Sarebbe servito a capire se effettivamente ci poteva essere l’attrazione che poteva far scattare qualcosa di più.

Di Luisa avevo sentito solo la voce, potevo intravedere la fisicità, ma non conoscevo il volto. E quel pomeriggio, davvero, non sapevo cosa aspettarmi. Era stata lei a individuarmi, quando ero arrivata nei pressi del bar dove ci eravamo date appuntamento.

Una donna normale, proprio come me: dopo il primo momento di imbarazzo avevamo cominciato a chiacchierare, a raccontarci di noi, di come eravamo arrivate in quella situazione. Per lei era stato più facile, le piacevano le donne e il marito assecondava questa sua passione fuori dagli schemi di un matrimonio classico.

Accettare un invito per una cena tra coppie era stato naturale: se davvero volevo togliermi questa curiosità, Luisa mi sembrava la donna adatta.

Mi ero preparata con cura: avevo scelto un vestito elegante ma non troppo, che nascondeva i difetti dati dall’età. E anche la lingerie era elegante e sexy: un regalo di mio marito, proprio per quella serata speciale.

La cena era stata perfetta: Luisa e suo marito ci avevano accolti come vecchi amici, la buona cucina e il vino avevano permesso di rompere il ghiaccio. Avevo notato gli sguardi che la nostra ospite mi rivolgeva e che dimostravano il suo apprezzamento per come mi ero vestita. E il suo piede, nudo sotto il vestito chiaro e trasparente con cui ci aveva accolto, più volte aveva accarezzato la mia gamba, in modo quasi causale.

Dopo la cena ci eravamo spostati nel salotto: a noi donne era stato lasciato il posto sul divano: eravamo al centro della scena, con i nostri due mariti sistemati in poltrona. L’eccitazione che era salita durante la cena aveva lasciato il posto a un leggero disagio: avrei davvero voluto provare a fare sesso con una donna, ma l’idea di essere guardata, di dare spettacolo, mi bloccava.

Luisa si doveva essere accorta del mio cambio di umore, perché si era scambiata un cenno d’intesa con il marito, che, con una scusa banale, aveva portato il mio di marito in un’altra stanza. Non aveva più gli occhi degli uomini addosso mi aveva fatto immediatamente rilassare.

Poi Luisa si era alzata e mi aveva preso per mano: mi ero lasciata guidare docilmente fino alla camera da letto. Non aveva chiuso la porta: era rimasta leggermente aperta, tanto quanto bastava per permettere a qualcuno di vedere quello che succedeva dentro.

La luce soffusa della’abat-jour aveva contribuito a rilassarmi, mentre Luisa mi faceva sedere sul letto e mi sfilava le scarpe, lentamente, accarezzandomi la pelle con un massaggio delicato.

Mi ero lasciata andare sul letto, mentre Luisa continuava a salire con le sue mani, delicate e decise, lungo le mie gambe: dal ginocchio era passata alla coscia, arrivando a solleticare dove la pelle si faceva più sensibile.

Con la coda dell’occhio avevo intravisto due figure nello spazio della porta: sicuramente i nostri due mariti, che non volevano perdersi nemmeno un minuto di quello spettacolo, anche se gli toccava stare in piedi, invece che comodamente seduti.

Così mi piaceva: Luisa che mi toccava, che baciava la mia pelle facendola scottare, l’idea di essere spiata, tutto contribuiva a eccitarmi sempre di più. Ero sicura di aver rovinato il mio tanga nuovo, da quanto mi sentivo bagnata.

Il profumo di Luisa mi aveva invaso i sensi quando si era spostata su di me, per baciarmi in modo appassionato. Avevo risposto al bacio, cominciando ad accarezzarla, facendo scivolare le mani sui suoi fianchi e poi sul culo, stringendola forte a me.

Mi aveva baciato, poi aveva fatto scivolare la sua lingua sul collo, per scendere fino al seno, mordicchiando leggermente qua e là: avrei avuto i lividi per qualche giorno, ma in quel momento mi piaceva essere dominata in quel modo.

Poi avevo sentito il vestito alzarsi sopra i fianchi e le mani di Luisa che mi sfilavano lentamente il tanga: mi ero irrigidita per un attimo, ma le sue mani mi avevano aperto dolcemente le gambe, per farsi spazio tra di esse.

Non avevo opposto resistenza e avevo cercato con la mano i suoi capelli, per una carezza, mentre sentivo il suo respiro caldo che si faceva sempre più vicino alla mia vagina: mi sembrava di essere sul punto di esplodere.

Vuoi sapere quanto piacere ho provato, con Luisa, quella notte? Ascolta la versione integrale e non censurata su Pulsioni.it.