La noia fa brutti scherzi: soprattutto quando si è in trasferta di lavoro, lontano da casa e senza nemmeno una collega con cui fare due chiacchiere. Peccato fosse toccato a me questa volta: una settimana intera, un progetto noioso e una città di provincia davvero triste.
Per vincere la noia guardo gli annunci hot in zona: mi capita ancora di concedermi qualche sfizio a pagamento, soprattutto nei periodi di magra, e di solito mi scelgo ragazze giovani e belle. Visto che pago, voglio il meglio.
Non è che però la zona offra molto, nemmeno da quel punto di vista: pochi annunci, poco interessanti. Solo uno mi sembra “passabile”: non giovanissima, ma dalle foto, che spesso sono ritoccate, ancora in buona forma.
Chiamo: sudamericana, parla bene l’italiano, ci accordiamo per vederci tra un paio d’ore, perché prima ha da fare. Ne approfitto per lavorare ancora un po’ e poi raggiungere l’indirizzo che mi ha dato.
Sono fuori dal centro, non di molto: zona residenziale, probabilmente c’è qualcuno che affitta un piccolo appartamento senza farsi troppi problemi. E le professioniste sono ben attente a non dare nell’occhio, non hanno voglia di passare guai.
Seguo le indicazioni del navigatore e parcheggio: ci metto poco a individuare il numero civico e mando un messaggio, come da accordi. Qualche secondo e il portone si apre: in giro c’è giusto un uomo che porta a spasso il cane, ma è troppo intento a guardare il cellulare per notarmi.
L’appartamento è a piano terra, esattamente dietro alle scale: un po’ nascosto, probabilmente le professioniste lo scelgono anche per quella caratteristica. Busso, per fare meno rumore, e la porta d’ingresso si apre.
“Ciao tesoro, Angela non c’è, ha avuto un’emergenza ed è dovuta andare via. Ma se vuoi ci sono io, stesso prezzo. Sono Myrta.”
Rimango spiazzato e anche un po’ scocciato: odio i cambi di programma e gli imprevisti. Myrta è ben diversa dalla donna che avevo scelto: non sembra straniera, o almeno parla l’italiano perfettamente. Ed è alta: mi supera di buoni dieci centimetri, grazie anche ai tacchi alti che indossa. Ha un paio di occhiali grandi ed è vestita in modo sexy: vestito panterato, che mette in evidenza un fisico notevole. Bel seno e belle gambe: a voler vedere, le spalle un po’ troppo larghe, ma non è poi un gran difetto.
Ormai la strada l’ho fatta e tanto vale andare fino in fondo: non penso possa succedermi nulla di male. Mi mostra la porta del bagno e ne approfitto per una rinfrescata: tutto ordinato e pulito, quasi asettico.
Myrta mi aspetta in camera: il vestito leopardato è stato sostituito da una vestaglia rossa, sotto la quale riesco a intuire che probabilmente è nuda. O al massimo ha gli slip, visto che non vedo le spalline del reggiseno.
“Ti va se iniziamo con un massaggio? Sempre compreso nel prezzo.”
Va a finire che sono stato fortunato: mi posso godere un massaggio e una scopata allo stesso prezzo. Annuisco e mi spoglio, rimanendo completamente nudo. Non sono ancora eccitato, ma probabilmente ci vorrà poco.
Mi stendo sul letto e Myrta comincia a massaggiarmi con cura: passa prima le braccia, le spalle, il petto, per poi scendere alle gambe e risalire lentamente verso il mio pube. Ha veramente delle mani d’oro, tanto che la mia eccitazione inizia a farsi più che evidente.
Con la sua amica eravamo d’accordo per sesso orale e rapporto completo, tutto protetto: il massaggio da solo vale l’appuntamento saltato. Se la prende con calma, si avvicina e si allontana dal punto dove vorrei sentire le mani: può darsi che non abbia altri appuntamenti, oppure le piace lavorare così.
Allungo la mano verso la cintura che tiene chiusa la vestaglia: sono curioso di vedere cosa c’è sotto e lei mi sembra ben disposta. Infatti si avvicina e mi lascia sciogliere il nodo, per poi far cadere la vestaglia dalle spalle fino ai suoi piedi.
Ci avevo visto giusto, niente reggiseno: seno rifatto, che sta dritto, ma ben proporzionato. Sarà probabilmente piacevole anche da toccare. Fisico davvero statuario, con muscoli ben definiti e nemmeno un filo di grasso. E un perizoma nero che nasconde il sesso: spero sia depilata, non ho una gran passione per i peli incolti.
Myrta continua il suo spogliarello per me e si sfila il perizoma, mentre si accarezza tutta la lunghezza delle gambe. Peccato non abbia le calze, sarebbe favoloso vederla mentre le toglie. Intanto, io sono sempre più eccitato.
Quando si avvicina per continuare il massaggio, controllo con la coda dell’occhio: in effetti non c’è ombra di pelo, ma c’è decisamente qualcosa di altro. Forse me lo sarei dovuto aspettare, ma mi sono fatto ingannare dal suo fisico e da come si muove: ma il pene in mezzo alle gambe è proprio vero, quello di un uomo.
“Non dirmi che non ti piace? Dai è un’occasione speciale: di solito io costo molto di più.”
In effetti non mi è mai venuta l’idea di provare con una trans, ma che male ci poteva essere? So che i prezzi sono molto più alti rispetto alle professioniste “normali”, quindi dovrei davvero essere contento. E il suo culo è veramente niente male. Myrta mi sorride, probabilmente si è accorta che non scapperò a gambe levate.
“Sai che si dice, che gli uomini sono più bravi con la bocca rispetto alle donne. Pensa a noi trans: sappiamo come fare e siamo anche molto più belle degli uomini.”
Tutti i torti non li ha: fa un giro su sé stessa, come a mostrare la sua merce, e mi piazza in faccia il culo. Non ho mai trovato una donna con un così bel fondoschiena: la voglia di provarlo mi sale, quindi mi rilasso di nuovo, non prima di averle dato un sonoro schiaffetto, che lei sembra gradire.
Vedo che apre un cassetto e tira fuori un profilattico: la sicurezza prima di tutto. Lo apre e lo prende in bocca, pronta a infilarlo al suo posto. La guardo mentre si china verso di me e le appoggio una mano sulla testa.
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