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Più frustini, meno libri: I dati di Mistress Advisor sulle Mistress in Italia

Negli ultimi giorni, un nostro studio ha scatenato un acceso dibattito, venendo ripreso da numerose testate giornalistiche nazionali e locali, e persino discusso in diretta su La Zanzara su Radio24. Giuseppe Cruciani ne ha parlato più volte durante la puntata del 6 febbraio 2025, sottolineando come i dati rivelino una tendenza sorprendente: in Italia si cercano più Mistress che corsi di formazione.

Secondo il nostro studio sulle Mistress in Italia, gli italiani sembrano dare maggiore priorità alla sottomissione rispetto all’istruzione. Analizzando le ricerche online, emerge che il termine Mistress viene cercato con maggiore frequenza rispetto a ripetizioni o lezioni private.

Inoltre, il guadagno medio di una dominatrice professionista è fino a tre volte superiore a quello di un insegnante. Con un numero di praticanti BDSM quasi doppio rispetto agli studenti universitari, la domanda sorge spontanea: il Paese sta investendo di più nel piacere che nella crescita culturale?

Disclaimer: Questo articolo ha finalità esclusivamente divulgative e giornalistiche. I dati riportati derivano da studi interni, strumenti pubblici e sondaggi anonimi. Mistress Advisor non promuove né intermedia in alcun modo prestazioni di natura sessuale a pagamento, vietate dalla legge italiana.

Il contesto italiano: produttività e analfabetismo funzionale

L’Italia sta attraversando una crisi di produttività senza precedenti.
Secondo gli ultimi dati dell’OCSE, il nostro Paese registra una delle crescite economiche più lente d’Europa, frenata da un sistema formativo in affanno e da un tasso di analfabetismo funzionale che coinvolge quasi il 28% della popolazione.

Mentre le aziende faticano a trovare personale qualificato e il mondo accademico arranca nel rispondere alle esigenze del mercato, emerge un dato sorprendente: gli italiani investono sempre più tempo (e denaro) nel piacere piuttosto che nella formazione.

Lo studio condotto da Mistress Advisor rivela un interesse crescente per il BDSM e i servizi di dominazione, non solo per i guadagni generati da chi li offre, ma anche per le scelte di consumo e di ricerca online delle famiglie italiane.
In un Paese dove si studia sempre meno e si desidera sempre di più, la figura della Mistress sembra rappresentare un nuovo tipo di “educazione” — fatta di consapevolezza, disciplina e controllo, ma con un linguaggio decisamente più sensuale.

Mistress contro professori: il divario economico

I numeri non lasciano spazio a interpretazioni.
Secondo un sondaggio anonimo condotto da Mistress Advisor, una Mistress professionista guadagna in media 5.530 euro al mese, con tariffe attorno ai 182 euro a sessione e una media di oltre sette sessioni a settimana.

In confronto, un insegnante di scuola secondaria percepisce tra 1.350 e 1.960 euro mensili, a seconda dell’anzianità di servizio.
La sproporzione è lampante: una dominatrice guadagna fino a tre volte di più di un docente.

Eppure, entrambe — a modo loro — insegnano.
Una spiega regole grammaticali, l’altra le regole del potere e della disciplina.
Ma mentre la scuola lotta con stipendi fermi e classi sovraffollate, la stanza della Mistress è diventata il luogo dove la conoscenza del corpo e della mente viene finalmente riconosciuta (e pagata) come una forma di competenza.

Cosa dicono le ricerche online?

Secondo i dati di Google Trends, la parola “Mistress” viene cercata con una frequenza costantemente superiore rispetto a termini legati all’istruzione, come “ripetizioni” o “lezioni private.”
Un dato che, da solo, racconta la trasformazione culturale di un Paese dove la curiosità erotica sembra superare quella accademica.

L’interesse per la dominazione femminile cresce in modo particolare nei fine settimana e nei periodi festivi, con picchi di traffico su keyword come Mistress Milano, Mistress Roma e Mistress Napoli — le tre capitali italiane della trasgressione.

In sintesi, i numeri rivelano una tendenza chiara: gli italiani sembrano più attratti dal lasciarsi guidare da una Mistress che dall’imparare.

dati sulle mistress in italia

Chi è il cliente tipo delle Mistress in Italia?

Dai dati raccolti da Mistress Advisor emerge un identikit preciso del cliente medio che si rivolge a una dominatrice.
Si tratta per lo più di uomini over 50, sposati, con figli e una posizione lavorativa stabile o di responsabilità. Manager, imprenditori, professionisti: figure abituate a comandare nella vita quotidiana, ma che nella stanza della Mistress cercano l’esatto contrario — la possibilità di lasciare andare il controllo.

Per molti di loro, il BDSM rappresenta una valvola di sfogo psicologica: un modo per evadere dalle pressioni familiari e lavorative, ritrovando equilibrio attraverso la sottomissione consapevole.
Non si tratta solo di desiderio erotico, ma di una forma di decompressione emotiva, dove la dominazione femminile diventa terapia simbolica contro lo stress e la performance continua del mondo moderno.

Il confronto con altre ricerche

L’analisi delle parole chiave condotta da Mistress Advisor mostra un quadro tanto curioso quanto rivelatore.
A Roma, la keyword “Mistress Roma” registra in media 18.000 ricerche mensili, un dato che sfiora quello di “Sapienza Università di Roma” (18.100 ricerche).

In confronto, termini come “Ripetizioni Roma” (260 ricerche) o “Corsi di formazione Roma” (240 ricerche) risultano quasi invisibili nel panorama digitale. Perfino il Colosseo, simbolo mondiale della cultura e della storia italiana, si ferma a 12.100 ricerche mensili per “Colosseo biglietti”, restando dietro al richiamo della dominazione femminile.

Questi numeri parlano da soli: il desiderio di trasgressione sembra oggi battere la sete di conoscenza.
L’eros, in tutte le sue forme, è diventato uno dei motori principali dell’interesse online degli italiani — superando perfino l’educazione, la cultura e le attrazioni turistiche.
Un segnale chiaro che la curiosità verso il potere e la sottomissione non è più un fenomeno di nicchia, ma una parte integrante dell’immaginario collettivo del Paese.

BDSM e università: chi ha più iscritti?

I dati parlano chiaro e rivelano una tendenza culturale che non può essere ignorata.
Secondo un’analisi riportata dal Corriere della Sera, in Italia si stimano circa 3,6 milioni di praticanti BDSM, contro 1.909.360 studenti universitari iscritti nell’anno accademico 2022/2023.

In altre parole, il numero di italiani coinvolti nelle pratiche di dominazione e sottomissione è quasi il doppio rispetto a chi frequenta l’università. Un dato che, seppur provocatorio, riflette un cambio di priorità nella società contemporanea: cresce l’interesse per il piacere e l’autenticità emotiva, mentre diminuisce l’impegno verso percorsi formativi tradizionali.

La tendenza è confermata anche dalle spese. Le famiglie italiane destinano in media circa 450 euro l’anno all’istruzione, contro una cifra quasi cinque volte superiore per l’intrattenimento per adulti, compresi servizi di escort, fetish e BDSM.
Un divario che racconta più di qualsiasi statistica economica: in un Paese che legge sempre meno e desidera sempre di più, la cultura del piacere sembra ormai aver superato quella dei libri.

Le città più trasgressive d’Italia

Dai dati raccolti da Mistress Advisor emerge una geografia sorprendente del desiderio. Le regioni con il maggior numero di ricerche legate al BDSM sono Liguria, Lombardia e Piemonte, aree che si confermano poli centrali della cultura fetish italiana.

Tra le città più attive, Milano domina la classifica con circa 1.200 Mistress operative, seguita da Roma con 1.000 e Torino con 750 annunci verificati. Questi tre centri rappresentano il cuore pulsante del BDSM nazionale, dove la scena è strutturata, visibile e in costante espansione.

Ma non mancano le sorprese: Padova si distingue con 420 annunci attivi, superando Napoli (380) e Bologna (350) — un segnale chiaro di come la curiosità verso la dominazione stia crescendo anche nel Nord-Est, tradizionalmente più riservato.
Interessante anche la crescita di città meno scontate come Ladispoli, Pordenone e Cantù, che mostrano un incremento costante di ricerche e richieste di sessioni private.

In sintesi, i numeri confermano una tendenza ormai evidente: il BDSM non è più confinato alle grandi metropoli, ma si sta radicando anche in realtà provinciali, dove la discrezione e la curiosità si incontrano in un terreno fertile per nuove forme di esplorazione erotica e personale.

Perché gli italiani cercano una Mistress?

Secondo un sondaggio condotto da Mistress Advisor su oltre 6.525 utenti che hanno dichiarato di aver partecipato ad almeno una sessione con una Mistress in Italia nel 2024, emergono dati interessanti sulle motivazioni che spingono gli italiani verso la dominazione.

  • Il 35% degli intervistati afferma di cercare evasione dalla routine quotidiana, un modo per staccare dalle pressioni del lavoro e dalle responsabilità familiari.
  • Il 25% è mosso da fantasie legate alla sottomissione e al controllo, attratto dal ribaltamento dei ruoli e dall’abbandono del potere personale.
  • Il 15% desidera esplorare nuove esperienze sessuali, spesso con curiosità verso pratiche di dominazione o feticismi specifici.
  • Un altro 10% dichiara di ricorrere al BDSM come valvola di sfogo per l’insoddisfazione sessuale, cercando nelle sessioni una forma di appagamento emotivo e corporeo più completa.
  • Per l’8%, invece, la dominazione assume il valore di punizione o autodisciplina, diventando uno strumento per ritrovare ordine e controllo interiore.
  • Infine, il 5% cita feticismi sessuali particolari come principale motivo d’interesse, mentre il restante 2% riconduce la scelta a ragioni personali più complesse e intime.

Nel complesso, questi dati confermano che il BDSM non è solo gioco erotico, ma una forma di espressione psicologica profonda, capace di offrire sollievo, equilibrio e libertà a chi vi si avvicina con consapevolezza e curiosità.

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Quali sono i servizi più richiesti?

Analizzando i dati emersi dallo stesso sondaggio, è possibile individuare quali siano le pratiche BDSM più richieste in Italia. Al primo posto si conferma il bondage e la costrizione (40%), segno di quanto il controllo fisico e la perdita di movimento restino elementi centrali nelle dinamiche di potere tra Mistress e sub.

Segue l’umiliazione verbale e fisica (25%), spesso scelta per la sua componente psicologica e per la capacità di esplorare il confine tra vulnerabilità e piacere.
Al terzo posto troviamo la dominazione e sottomissione strutturata (15%), ovvero sessioni più complesse e ritualizzate, che includono regole, posture e gesti codificati.

Il feticismo del piede rappresenta invece circa il 10% delle richieste, confermandosi uno dei feticismi sessuali più diffusi tra i praticanti italiani.
Infine, un 7% riguarda i giochi di ruolo — dalle visite mediche simulate alle punizioni scolastiche o aziendali — mentre il restante 3% racchiude pratiche più rare o personalizzate, spesso concordate su misura tra Mistress e submissive.

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L’Italia sta cambiando priorità?

Questi dati fanno riflettere: perché un’educazione di qualità è meno remunerativa rispetto ai servizi di dominazione? Ovviamente non siamo qui per sminuire l’importanza del BDSM e del benessere sessuale degli Italiani.

Tuttavia, la crescente domanda di Mistress rispetto all’istruzione evidenzia un cambiamento nelle priorità degli italiani, che sembrano prediligere il piacere immediato piuttosto che investire nel proprio futuro culturale e professionale. Stiamo diventando un Paese con più frustini e meno libri?

Quando se ne parla anche in radio: La Zanzara e il caso Mistress Advisor

Il dibattito non è rimasto confinato al web. Nella puntata del 6 febbraio 2025 de La Zanzara su Radio 24, Giuseppe Cruciani ha affrontato il nostro studio con il suo solito tono tagliente, tra ironia e provocazione.
Il conduttore, noto per non avere peli sulla lingua, ha più volte citato i dati pubblicati da Mistress Advisor, sottolineando come — secondo le ricerche online — in Italia si cerchino più Mistress che professori o corsi di formazione.

FAQ – Dati sulle Mistress in Italia

Quante Mistress attive ci sono in Italia nel 2025?

Secondo gli ultimi dati di Mistress Advisor, in Italia operano circa 5.800 Mistress attive, tra professioniste con Partita IVA e dominatrici che ricevono in modo occasionale. Le città con la maggiore concentrazione sono Milano, Roma e Torino, seguite da Padova, Bologna e Napoli.

Quanto guadagna una Mistress in Italia?

Il guadagno medio di una Mistress professionista si aggira intorno ai 5.500 euro al mese, ma può variare molto in base alla città, alla clientela e alla specializzazione (ad esempio Money Mistress, Clinical Mistress, Bondage Specialist). Alcune Top Mistress arrivano a superare 8.000 euro mensili grazie a sessioni premium e tour internazionali.

Chi è il cliente tipo di una Mistress in Italia?

Il profilo più frequente è quello di un uomo tra i 45 e i 60 anni, sposato, con figli e un lavoro stabile. Spesso si tratta di manager, imprenditori o professionisti che trovano nelle pratiche BDSM un modo per lasciare andare il controllo e riequilibrare la pressione psicologica quotidiana.

Quali sono le città italiane con più ricerche per “Mistress”?

Milano resta la capitale indiscussa, seguita da Roma e Torino. Tuttavia, negli ultimi mesi si registra una forte crescita di ricerche anche a Padova, Verona, Bari e Firenze. A livello regionale, la Lombardia è al primo posto, seguita da Piemonte e Liguria.

Che differenza c’è tra Mistress e Escort?

La Mistress non offre sesso, ma esperienze di dominazione e controllo consensuale. Si tratta di un ruolo psicologico e simbolico, centrato sulla disciplina e sulla fiducia, non sull’intimità fisica. L’Escort, invece, opera in un contesto completamente diverso e non legato al BDSM.