Non pensavi di finire a mettere un annuncio su un sito di incontri: invece è stato il modo migliore per realizzare la mia fantasia. Volevo un uomo che seducesse mia moglie: sapevo che aveva un lato trasgressivo, volevo farlo uscire. E il tradimento, anche se consensuale, sarebbe stato il primo passo.
La selezione dei candidati mi aveva portato a Mauro: distinto professionista cinquantenne, con uno sguardo che prometteva attenzione e cura del dettaglio. E quasi subito era partito il gioco della seduzione, fatto di incontri fintamente casuali, inviti per un caffè e complimenti eleganti.
Mia moglie ovviamente me ne aveva parlato: non abbiamo mai avuto segreti. Quello che non si aspettava era la mia reazione: le ho detto che se voleva fare sesso, poteva farlo, non mi sarei sentito tradito. Anzi l’idea mi stuzzicava: a patto che potessi vedere.
Sapevo che avermi nella stessa stanza le avrebbe causato troppi problemi: avevo proposto una video chiamata, in modo da gustarmi in diretta il suo tradimento. E lei aveva preso tempo: un paio di giorni, poi aveva accettato, cercando di dissimulare, senza gran risultati, il suo entusiasmo.
Avevo un appartamento che sfruttavo come casa vacanza e che sarebbe stato perfetto: ero andato il giorno prima dell’incontro programmato, per preparare la camera e sistemare la webcam. Mi sarei goduto ogni momento di quello spettacolo.
Champagne: il seduttore si era presentato con una bottiglia di gran classe ed era bastato un bicchiere per vedere mia moglie sciogliersi della tensione. Avevo scelto io il vestito: elegante, nero, perfetto per coprire una lingerie completamente trasparente.
Avevano iniziato con un massaggio: i miei suggerimenti erano stati ben recepiti. Olio profumato, il seduttore aveva iniziato a far scivolare le mani in modo sapiente sul corpo di mia moglie. Lentamente, il massaggio si era spostato dalla schiena alle gambe, fino a scendere lungo i piedi e risalire oltre le ginocchia.
E avevano proseguito il loro cammino fino alle natiche, sui cui avevano insistito dolcemente: vedevo mia moglie rilassarsi e, allo stesso tempo, eccitarsi. Sicuramente in mezzo alle gambe era già completamente fradicia. Il seduttore si era spogliato di pantaloni e camicia e aveva aperto leggermente le gambe di mia moglie, per infilare tra di esse la sua mano.
I movimenti che vedevo e i gemiti che uscivano dalla bocca di mia moglie non lasciavano dubbi: la stava penetrando, in modo deciso, infilando le dita dentro la sua figa. Era andato avanti per un po’, poi aveva tolto le mani, facendo vedere alla telecamera due dita che grondavano liquido: e io avevo sentito il pene in erezione, pronto a ricevere le mie carezze.
Il seduttore aveva sostituito le mani con la bocca e la lingua, non prima di avere sollevato il culo di mia moglie: che lo aveva assecondato, come fosse una bambola nelle sue mani. Con la lingua doveva saperci davvero fare: vedevo il volto di mia moglie, girato verso la webcam, che si contorceva di piacere, e immaginavo la lingua che passava dal clitoride, fino alle labbra per poi puntare deciso sull’ano. Perché avevo avvisato il seduttore della particolare sensibilità di quel posto, da sfruttare al meglio.
Le urla di piacere si facevano sempre più alte: per fortuna non c’erano vicini a lamentarsi. Mi piaceva quello che vedevo, ma volevo che arrivassero al dunque: volevo vederla sbattuta, scopata fino a non poterne più. E poi, coperta di sperma, per un’immagine che mi sarei tenuto nella mente a lungo.
Il seduttore ritorna a giocare con le dita, proprio intorno all’ano: l’ho avvertito che, almeno per questa prima volta, dovrà limitarsi a stuzzicare quel buco. Sono sicuro che ci saranno altre occasioni per provarlo, se saprà soddisfare sia lei che me.
Per il momento si limita ad accarezzarlo e a far scivolare dentro un singolo dito: mia moglie si irrigidisce, ma poi si lascia andare a quell’attenzione particolare. La penetra per un po’, senza fretta, mentre con l’altra mano le solletica il clitoride: sento un altro orgasmo uscire dalle sue labbra, mentre dalla figa comincia a colare copioso lo squirt.
Ecco il momento, che il seduttore non si lascia scappare: indossa il preservativo che aveva già sistemato sul letto e alza ancora un po’ il culo di mia moglie, che deve appoggiarsi sulle braccia e sui gomiti. L’uccello è decisamente di una buona larghezza, ma sono sicuro che non avrà nessuna difficoltà a entrare.
Infatti è così: in un colpo è dentro di lei, mentre io mi sto masturbando come un pazzo: cerco di seguire il ritmo delle sue spinte, mentre i gemiti di mia moglie non vengono attutiti nemmeno dal cuscino su cui ha appoggiato la faccia.
L’ha già fatta godere più volte: so che non potrà andare avanti a lungo e gli accordi sono di farle piacere, ma di non stancarla troppo. Voglio che ci sia qualcosa anche per me quando rientra a casa.
Le spinte si fanno sempre più veloci, mentre mia moglie si contorce, cercando di seguire il ritmo della scopata. Vedo che affonda ancora di più il volto nel cuscino, per poi bloccarsi di scatto: e dopo iniziare a vibrare, come la corda di uno strumento perfettamente suonato, mentre il seduttore le stringe forte i fianchi e continua con le spinte.
Il suo tremore va avanti per diversi secondi, poi si ferma e si abbandona, senza forze, sul letto: avevo avvertito il seduttore, quando viene penetrata ha bisogno di tempo per riprendersi dall’orgasmo.
E lui rispetta i patti: estrae il cazzo dalla figa e si sfila il preservativo. Si accarezza piano, forse per gustarsi di più l’orgasmo. Io invece mi sono fermato quando lei è venuta, nonostante fossi quasi al limite: avrò tempo di venire più tardi.
All’improvviso dalla cappella parte un fiotto di sperma che copre il culo e la schiena di mia moglie: sembra abbia quasi una precisione chirurgica, per evitare di macchiare il letto. Fatico a non venire davanti a quello spettacolo: ma posso aspettare, quando lei sarà riposata e avrà ancora addosso l’odore di quell’uomo, per godere di nuovo con lei.
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